Saturday, April 19, 2025
HomePoliticsFortunato: «Il Vicenza atteso da tre gare delicate, ma sono sicuro andrà...

Fortunato: «Il Vicenza atteso da tre gare delicate, ma sono sicuro andrà in B»

«Non ho dubbi, il Vicenza andrà in Serie B». Schietto e brillante come d’abitudine, l’ex biancorosso Daniele Fortunato non gira attorno ai concetti. Il film di questo finale di campionato è avvincente. E chi quindi meglio di un… regista può recensirlo?

Fortunato, che piega ha preso questo campionato?

Una piega importante per il Vicenza. Nelle ultime settimane è cambiato tutto. Ma attenzione, non è cambiata la squadra biancorossa, che sta mantenendo il ritmo – altissimo – dell’andata. Il fatto è che è crollato il Padova. E il Vicenza si è portato al comando.

I biancorossi hanno il merito di averci creduto…

Premetto che io sono particolare, però secondo me “il Vicenza ci ha creduto” non è una frase giusta. La squadra ha fatto quel che doveva. Si gioca sempre per ottenere il massimo. È un dovere professionale ed è una forma di rispetto per i 10mila tifosi che riempiono il Menti e incitano la squadra.

Adesso il Vicenza è atteso dalle partite con Virtus Verona, Triestina e Trento. Che percorso sarà?

Si tratta di partite delicate. Non c’è margine d’errore e la pressione si fa sentire. Bisogna però dire che le ultime partite sono… come le prime dieci, le prime venti, le prime trenta. Il Vicenza ha una qualità tale che deve dominare e vincere.

È così elevata la differenza di valori?

Secondo me sì, lo si vede già dopo cinque minuti di gioco. Si percepiva nella gara con la Clodiense, ma anche nelle altre partite. Qui c’è tutto per vincere. Ci sono giocatori importanti, c’è finalmente un allenatore da Vicenza. Questa cosa, tra l’altro io la dissi già al debutto di Vecchi nella gara con l’Alessandria. Poi c’è una società, c’è un direttore sportivo che lavora bene. Poi, si sa, vincere è un altro discorso. Ma la superiorità della squadra biancorossa è fuori discussione.

Vogliamo parlare di quello che dicono gli altri allenatori?

E certo…Pensiamo alle dichiarazioni di Lopez, ex biancorosso. Ma anche a quelle di molti altri tecnici. Dopo averaffrontato il Vicenza non parlano neanche tanto di aspetti strettamente calcistici. Dicono sempre “abbiamo fatto quello che abbiamo potuto”. E se tutti gli allenatori dicono la stessa cosa un motivo ci sarà.

Intanto sul fronte offensivo Morra sta facendo la differenza…

Si sta dimostrando un buon giocatore. Ma le punte sono così, magari per un periodo non segnano, poi cominciano e non si fermano più… A tratti gli attaccanti del Vicenza hanno fatto fatica sul piano realizzativo e allora sono arrivati i gol dei centrocampi, da Dalla Latta a Carraro sino a Talarico. E ora c’è pure Ronaldo. Diciamo che in Serie C un bel centrocampista… alla Savino può anche arrivare in doppia cifra. Però con la disposizione che ha il Vicenza, con la coppia in mezzo, è dura arrivare a questo traguardo.

Cosa pensa del “caso” Rolfini?

È una cosa unica, senza precedenti. Forse a 62 anni qualcosa mi sfugge. Certo, è un ragazzo che con i suoi gol ha permesso a Vicenza di rimanere attaccato al Padova: ma il calcio ormai è questo, sono cose fuori dal mondo per l’età che ho. Spero solo che tutto questo sia un bene per Rolfini e per la società. Ma ormai in questo calcio non ha più senso parlare di attaccamento alla maglia. Serve professionalità, certo. Ma se penso al mio vissuto… divento matto.

RELATED ARTICLES

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Most Popular

Recent Comments

Fortunato: «Il Vicenza atteso da tre gare delicate, ma sono sicuro andrà in B»

«Non ho dubbi, il Vicenza andrà in Serie B». Schietto e brillante come d’abitudine, l’ex biancorosso Daniele Fortunato non gira attorno ai concetti. Il film di questo finale di campionato è avvincente. E chi quindi meglio di un… regista può recensirlo?

Fortunato, che piega ha preso questo campionato?

Una piega importante per il Vicenza. Nelle ultime settimane è cambiato tutto. Ma attenzione, non è cambiata la squadra biancorossa, che sta mantenendo il ritmo – altissimo – dell’andata. Il fatto è che è crollato il Padova. E il Vicenza si è portato al comando.

I biancorossi hanno il merito di averci creduto…

Premetto che io sono particolare, però secondo me “il Vicenza ci ha creduto” non è una frase giusta. La squadra ha fatto quel che doveva. Si gioca sempre per ottenere il massimo. È un dovere professionale ed è una forma di rispetto per i 10mila tifosi che riempiono il Menti e incitano la squadra.

Adesso il Vicenza è atteso dalle partite con Virtus Verona, Triestina e Trento. Che percorso sarà?

Si tratta di partite delicate. Non c’è margine d’errore e la pressione si fa sentire. Bisogna però dire che le ultime partite sono… come le prime dieci, le prime venti, le prime trenta. Il Vicenza ha una qualità tale che deve dominare e vincere.

È così elevata la differenza di valori?

Secondo me sì, lo si vede già dopo cinque minuti di gioco. Si percepiva nella gara con la Clodiense, ma anche nelle altre partite. Qui c’è tutto per vincere. Ci sono giocatori importanti, c’è finalmente un allenatore da Vicenza. Questa cosa, tra l’altro io la dissi già al debutto di Vecchi nella gara con l’Alessandria. Poi c’è una società, c’è un direttore sportivo che lavora bene. Poi, si sa, vincere è un altro discorso. Ma la superiorità della squadra biancorossa è fuori discussione.

Vogliamo parlare di quello che dicono gli altri allenatori?

E certo…Pensiamo alle dichiarazioni di Lopez, ex biancorosso. Ma anche a quelle di molti altri tecnici. Dopo averaffrontato il Vicenza non parlano neanche tanto di aspetti strettamente calcistici. Dicono sempre “abbiamo fatto quello che abbiamo potuto”. E se tutti gli allenatori dicono la stessa cosa un motivo ci sarà.

Intanto sul fronte offensivo Morra sta facendo la differenza…

Si sta dimostrando un buon giocatore. Ma le punte sono così, magari per un periodo non segnano, poi cominciano e non si fermano più… A tratti gli attaccanti del Vicenza hanno fatto fatica sul piano realizzativo e allora sono arrivati i gol dei centrocampi, da Dalla Latta a Carraro sino a Talarico. E ora c’è pure Ronaldo. Diciamo che in Serie C un bel centrocampista… alla Savino può anche arrivare in doppia cifra. Però con la disposizione che ha il Vicenza, con la coppia in mezzo, è dura arrivare a questo traguardo.

Cosa pensa del “caso” Rolfini?

È una cosa unica, senza precedenti. Forse a 62 anni qualcosa mi sfugge. Certo, è un ragazzo che con i suoi gol ha permesso a Vicenza di rimanere attaccato al Padova: ma il calcio ormai è questo, sono cose fuori dal mondo per l’età che ho. Spero solo che tutto questo sia un bene per Rolfini e per la società. Ma ormai in questo calcio non ha più senso parlare di attaccamento alla maglia. Serve professionalità, certo. Ma se penso al mio vissuto… divento matto.

RELATED ARTICLES

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Most Popular

Recent Comments

Fortunato: «Il Vicenza atteso da tre gare delicate, ma sono sicuro andrà in B»

«Non ho dubbi, il Vicenza andrà in Serie B». Schietto e brillante come d’abitudine, l’ex biancorosso Daniele Fortunato non gira attorno ai concetti. Il film di questo finale di campionato è avvincente. E chi quindi meglio di un… regista può recensirlo?

Fortunato, che piega ha preso questo campionato?

Una piega importante per il Vicenza. Nelle ultime settimane è cambiato tutto. Ma attenzione, non è cambiata la squadra biancorossa, che sta mantenendo il ritmo – altissimo – dell’andata. Il fatto è che è crollato il Padova. E il Vicenza si è portato al comando.

I biancorossi hanno il merito di averci creduto…

Premetto che io sono particolare, però secondo me “il Vicenza ci ha creduto” non è una frase giusta. La squadra ha fatto quel che doveva. Si gioca sempre per ottenere il massimo. È un dovere professionale ed è una forma di rispetto per i 10mila tifosi che riempiono il Menti e incitano la squadra.

Adesso il Vicenza è atteso dalle partite con Virtus Verona, Triestina e Trento. Che percorso sarà?

Si tratta di partite delicate. Non c’è margine d’errore e la pressione si fa sentire. Bisogna però dire che le ultime partite sono… come le prime dieci, le prime venti, le prime trenta. Il Vicenza ha una qualità tale che deve dominare e vincere.

È così elevata la differenza di valori?

Secondo me sì, lo si vede già dopo cinque minuti di gioco. Si percepiva nella gara con la Clodiense, ma anche nelle altre partite. Qui c’è tutto per vincere. Ci sono giocatori importanti, c’è finalmente un allenatore da Vicenza. Questa cosa, tra l’altro io la dissi già al debutto di Vecchi nella gara con l’Alessandria. Poi c’è una società, c’è un direttore sportivo che lavora bene. Poi, si sa, vincere è un altro discorso. Ma la superiorità della squadra biancorossa è fuori discussione.

Vogliamo parlare di quello che dicono gli altri allenatori?

E certo…Pensiamo alle dichiarazioni di Lopez, ex biancorosso. Ma anche a quelle di molti altri tecnici. Dopo averaffrontato il Vicenza non parlano neanche tanto di aspetti strettamente calcistici. Dicono sempre “abbiamo fatto quello che abbiamo potuto”. E se tutti gli allenatori dicono la stessa cosa un motivo ci sarà.

Intanto sul fronte offensivo Morra sta facendo la differenza…

Si sta dimostrando un buon giocatore. Ma le punte sono così, magari per un periodo non segnano, poi cominciano e non si fermano più… A tratti gli attaccanti del Vicenza hanno fatto fatica sul piano realizzativo e allora sono arrivati i gol dei centrocampi, da Dalla Latta a Carraro sino a Talarico. E ora c’è pure Ronaldo. Diciamo che in Serie C un bel centrocampista… alla Savino può anche arrivare in doppia cifra. Però con la disposizione che ha il Vicenza, con la coppia in mezzo, è dura arrivare a questo traguardo.

Cosa pensa del “caso” Rolfini?

È una cosa unica, senza precedenti. Forse a 62 anni qualcosa mi sfugge. Certo, è un ragazzo che con i suoi gol ha permesso a Vicenza di rimanere attaccato al Padova: ma il calcio ormai è questo, sono cose fuori dal mondo per l’età che ho. Spero solo che tutto questo sia un bene per Rolfini e per la società. Ma ormai in questo calcio non ha più senso parlare di attaccamento alla maglia. Serve professionalità, certo. Ma se penso al mio vissuto… divento matto.

RELATED ARTICLES

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Most Popular

Recent Comments

Fortunato: «Il Vicenza atteso da tre gare delicate, ma sono sicuro andrà in B»

«Non ho dubbi, il Vicenza andrà in Serie B». Schietto e brillante come d’abitudine, l’ex biancorosso Daniele Fortunato non gira attorno ai concetti. Il film di questo finale di campionato è avvincente. E chi quindi meglio di un… regista può recensirlo?

Fortunato, che piega ha preso questo campionato?

Una piega importante per il Vicenza. Nelle ultime settimane è cambiato tutto. Ma attenzione, non è cambiata la squadra biancorossa, che sta mantenendo il ritmo – altissimo – dell’andata. Il fatto è che è crollato il Padova. E il Vicenza si è portato al comando.

I biancorossi hanno il merito di averci creduto…

Premetto che io sono particolare, però secondo me “il Vicenza ci ha creduto” non è una frase giusta. La squadra ha fatto quel che doveva. Si gioca sempre per ottenere il massimo. È un dovere professionale ed è una forma di rispetto per i 10mila tifosi che riempiono il Menti e incitano la squadra.

Adesso il Vicenza è atteso dalle partite con Virtus Verona, Triestina e Trento. Che percorso sarà?

Si tratta di partite delicate. Non c’è margine d’errore e la pressione si fa sentire. Bisogna però dire che le ultime partite sono… come le prime dieci, le prime venti, le prime trenta. Il Vicenza ha una qualità tale che deve dominare e vincere.

È così elevata la differenza di valori?

Secondo me sì, lo si vede già dopo cinque minuti di gioco. Si percepiva nella gara con la Clodiense, ma anche nelle altre partite. Qui c’è tutto per vincere. Ci sono giocatori importanti, c’è finalmente un allenatore da Vicenza. Questa cosa, tra l’altro io la dissi già al debutto di Vecchi nella gara con l’Alessandria. Poi c’è una società, c’è un direttore sportivo che lavora bene. Poi, si sa, vincere è un altro discorso. Ma la superiorità della squadra biancorossa è fuori discussione.

Vogliamo parlare di quello che dicono gli altri allenatori?

E certo…Pensiamo alle dichiarazioni di Lopez, ex biancorosso. Ma anche a quelle di molti altri tecnici. Dopo averaffrontato il Vicenza non parlano neanche tanto di aspetti strettamente calcistici. Dicono sempre “abbiamo fatto quello che abbiamo potuto”. E se tutti gli allenatori dicono la stessa cosa un motivo ci sarà.

Intanto sul fronte offensivo Morra sta facendo la differenza…

Si sta dimostrando un buon giocatore. Ma le punte sono così, magari per un periodo non segnano, poi cominciano e non si fermano più… A tratti gli attaccanti del Vicenza hanno fatto fatica sul piano realizzativo e allora sono arrivati i gol dei centrocampi, da Dalla Latta a Carraro sino a Talarico. E ora c’è pure Ronaldo. Diciamo che in Serie C un bel centrocampista… alla Savino può anche arrivare in doppia cifra. Però con la disposizione che ha il Vicenza, con la coppia in mezzo, è dura arrivare a questo traguardo.

Cosa pensa del “caso” Rolfini?

È una cosa unica, senza precedenti. Forse a 62 anni qualcosa mi sfugge. Certo, è un ragazzo che con i suoi gol ha permesso a Vicenza di rimanere attaccato al Padova: ma il calcio ormai è questo, sono cose fuori dal mondo per l’età che ho. Spero solo che tutto questo sia un bene per Rolfini e per la società. Ma ormai in questo calcio non ha più senso parlare di attaccamento alla maglia. Serve professionalità, certo. Ma se penso al mio vissuto… divento matto.

RELATED ARTICLES

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Most Popular

Recent Comments